L’acquisto di azioni ti rende immediatamente comproprietario di una società, in compagnia di tantissimi altri investitori che, come te, hanno ben pensato di investire in questo asset. In questo caso, peraltro, anche se acquisti la proprietà di tale azienda (pro-quota), non significa che si possa influenzare il destino delle assemblee dell’organizzazione (ma si può pur sempre votare durante le riunioni se si vuole esercitare questo diritto).
Il motivo è semplice: la “forza” di ogni azionista dipende dal numero di azioni che sono state acquistate. Pertanto, un’azionista che ha una sola azione non potrà che avere un peso notevolmente inferiore di un’azionista che ha invece un milione di azioni di quella stessa società.
In ogni modo, la maggior parte degli investitori non si preoccupa di questi diritti e privilegi, ma punta solamente a capire come ottenere un rendimento positivo dai loro investimenti, vendendo le azioni di una tale società per un profitto quando questa sale, e incassando i dividendi se il consiglio di amministrazione li prevede (di norma, perché un anno è andato in linea con le previsioni, o meglio), e l’assemblea dei soci li approva.
Mercato primario o secondario
Le azioni possono essere acquistate sul mercato primario (azioni di nuova emissione) o secondario (azioni che vengono cedute da altri investitori).
L’IPO – Initial Public Offering, è il principale processo con cui le aziende emettono nuove azioni. Dopo questa fase, tali azioni possono essere comprate e vendute tra diversi azionisti e investitori.
Una volta che le azioni sono in circolazione, potrai acquistarle da un altro azionista o vendere le tue azioni a un potenziale investitore. Non puoi dunque comprare direttamente dalla società. Inoltre, l’operatività potrà avvenire solamente dietro il ruolo di un intermediario, che possa veicolare i tuoi investimenti.
Ricorda infine che le azioni fluttuano costantemente in valore. Possono apprezzarsi o deprezzarsi, e alcuni dei fattori che possono influenzare i prezzi delle azioni includono la volatilità del mercato a eventi particolari nella società, come ad esempio il richiamo dei suoi prodotti, una crisi comunicativa e di immagine, e così via.